Nel 2000 Oliviero Toscani accetta l’invito di Giancarlo Politi di Flash Art a curare una sezione della prima edizione della Biennale di Tirana. Il grande fotografo presenta quattro artisti scandalosi: pornografi, jihadisti, pedofili… In realtà i quattro artisti non esistono, così come Oliviero Toscani mai si è prestato a un’operazione del genere: a ideare tutta la beffa è stato un provocatore di Cogoleto, Marco Lavagetto, che ha un lavoro ufficiale nel ramo delle pompe funebri. Lucibello ricostruisce questa storia come un gioco di scatole cinesi che svela man mano la verità, tra un finto Toscani interpretato da Bebo Storti e un vero Toscani che interviene con ironico disincanto; e quando compare il vero ideatore della beffa, chi può dirci che sia davvero lui? Tra scherzi e paradossi, la riflessione riguarda anche il fatto che critici e istituzioni ormai non hanno più alcuna capacità di certificare che cosa è arte e cosa no.